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Sostenibilità aziendale
La sostenibilità è strumento molto utile per la crescita aziendale e del suo modo di porsi. È anche una risposta alla crisi d’impresa (attraverso una vision diversa si possono cogliere opportunità che diversamente non sarebbe possibile cogliere). È una sensibilità che va oltre l’ambiente.
Introduzione
Chi potrebbe non concordare sull’importanza della sostenibilità, per come viene generalmente intesa in senso ecologico? Come non concordare sulla importanza della sostenibilità intesa come preservazione dell’equilibrio naturale del pianeta, se non altro come derivazione della preservazione di noi stessi, del nostro presente e del nostro futuro?
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Tipi di sostenibilità
La sostenibilità si riferisce ad un universo non solo “eco” (l’ambiente ne è un primo pilastro) ma ben più ampio, che riguarda direttamente anch’esso al nostro presente e futuro. Nonostante il tema della sostenibilità venga spesso ed erroneamente (solo) legato all’ambiente, quest’universo abbraccia anche la dimensione sociale e la dimensione economica, quali altri due pilastri.
Sociale in termini di sostenibilità nelle risorse umane, per valorizzare un corretto equilibrio di genere e per saper dare ai propri dipendenti gli strumenti per poter crescere (con appositi piani di formazione aziendale), ad esempio. Oppure con riguardo agli effetti sui lavoratori lungo la catena del valore, sulle comunità impattate, sui consumatori ed utenti finali.
Oppure la dimensione economica, con riferimento ad aspetti generali di governance (non limitati alla sostenibilità), a processi di risk management e controllo interno (tra cui l’approntamento degli adeguati assetti organizzativi, ammnistrativi e contabili) ed all’etica. La dimensione economica della sostenibilità riguarda anche la sostenibilità reddituale e finanziaria del business nel tempo.
Infine l’universo della sostenibilità, all’interno del pilastro dell’economia, prevede una informativa da parte delle aziende sulla sostenibilità ambientale, sociale e di governance – Esg – enviromental, social & governance (il cd. “bilancio di sostenibilità”, da declinarsi in varie sottocategorie) che, oltre ad affiancare la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di cui all’articolo 2423 del codice civile, illustri il loro impatto sociale, di possedere una visione che sia coerente con la visione collettiva, di una impresa che restituisca anche alla società, al territorio, in termini di valore, di impegno, una serie di effort, di risorse.
Responsabilità sociale d’impresa
La sostenibilità costituisce altresì un importante elemento di “responsabilità sociale dell’impresa” in quanto le finalità raggiungibili dall’assunzione di tale tipo di responsabilità, oltre a quelle previste dalle leggi e dalle migliori pratiche, riguardano il perseguimento di obiettivi di valore etico sociale, assumendo quella particolare valenza ritenuta indicativa di doverosità e correttezza. Pertanto, risulta fondamentale prestare attenzione all’equilibrio dell’immissione di fattori della produzione e delle risorse umane, in contrasto con l’adozione di politiche e strumenti focalizzati esclusivamente sulla produttività e sul profitto. Ciò a significare che l’approccio non si possa limitare agli aspetti economici delle attività intraprese bensì a quello della creazione di valore legato alla valorizzazione delle persone, dell’ambiente e del territorio in cui queste attività vengono svolte.
“La responsabilità sociale d’impresa è oggi identificabile in una gestione imprenditoriale volta a soddisfare gli obblighi giuridici ed a dare riscontro ai vincoli morali che sono divenuti parte integrante della cultura economica”.
(Prof. Giorgio Oppo)
Come la responsabilità sociale d’impresa impatta sulla gestione aziendale
I fattori della responsabilità sociale d’impresa sono destinati a realizzare l’integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance nelle decisioni di finanziamento/investimento e nella gestione dei rischi, orientando le valutazioni degli operatori verso obiettivi in linea con le finalità ESG.
Ciò consente di comprendere le ragioni per le quali la cultura della responsabilità sociale sia alla base dello “sviluppo sostenibile”, riconducendo l’etica ambientale tra gli elementi del mercato. Si manifesta così un legame tra responsabilità ed eticità, in cui il rispetto delle regole rappresenta un punto di convergenza naturale: ciò riduce il rischio di crisi, che sovente causa disvalore. In questo modo, si contribuisce a creare un contesto aziendale a dimensione umana nella sua dimensione individuale e collettiva.
Una interazione, quella appena accennata che, tuttavia, rispetti il principio di economicità quale criterio metodologico di ogni sana gestione. Esso appare destinato a coniugarsi con nuovi schemi organizzativi che sono funzionalizzati all’offerta di adeguate garanzie sociali.
Evoluzione all’interno del paradigma reputazionale
Se un tempo accanto alla cd. réclame (azione pubblicitaria) il livello reputazionale delle aziende poteva venir elevato con operazioni di beneficenza, ora la sostenibilità entra prepotentemente nelle dinamiche interne, che si riflettono verso l’esterno, delle aziende.
Conclusioni
La crescita economica e una produzione responsabile costituiscono i pilastri di un nuovo archetipo imprenditoriale, orientato a promuovere una socialità aziendale, tale da favorire il coinvolgimento e la cooperazione tra le persone, oltre a stimolare processi creativi attraverso l’ascolto degli input provenienti dalla società civile.
In un contesto così delineato l’impresa acquisisce un’importanza che va oltre il semplice fattore economico, diventando una vera e propria «istituzione sociale». Di conseguenza, la sua performance si caratterizza per un’integrazione equilibrata degli aspetti qualitativi della produzione con quelli reputazionali e di affidabilità.