PROTEZIONE E PIANIFICAZONE PATRIMONIALE
Il passaggio generazionale
(pianificare il passaggio generazionale per la continuità aziendale e la protezione del capitale)
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Il momento storico di incertezza e timori verso il futuro hanno molto accresciuto l’attenzione per le tematiche correlate alla pianificazione patrimoniale e successoria, e ciò per proteggere e valorizzare la ricchezza, anche nell’ambito del passaggio generazionale. Non a caso, nell’anno 2021 le imposte sui trasferimenti immobiliari ha segnato il nuovo massimo di 13,8 miliardi di euro, con quasi 750 mila transazioni.
Come noto, uno dei momenti critici nella vita delle famiglie e delle imprese è quella del “passaggio del testimone”, che se non opportunamente gestito, spreca il lavoro di una vita o la ricchezza accumulata in più generazioni.
Il tema, di per sé “antipatico”, è purtroppo talvolta trascurato ed affrontato in via residuale1le norme successorie, se da una parte vogliono costituire una garanzia di equità nella ripartizione del lascito, dall’altra determinano un forzato frazionamento del patrimonio che spesso si rivela controproducente per le sfide del tempo. Talvolta si rivela estremamente opportuno mantenere unitario il patrimonio, pur garantendo agli eredi di poter beneficiare di quanto di loro spettanza, in quanto ciò consente la salvaguardia della ricchezza familiare in quadro di serenità tra gli eredi stessi. (o tardivamente) rispetto all’attenzione con la quale si è concentrati su altri eventi, e ciononostante la sua ineludibilità2organizzare per tempo il passaggio dà tranquillità di fronte a situazioni in cui sussistono persone che hanno necessità di forme di tutela differenziate, nelle modalità e/o nella durata. Potrebbe essere il caso, ad esempio, a figli troppo giovani per ricevere, o svantaggiati, o che per altre ragioni non sono in grado di amministrare in via autonoma un patrimonio. Sussistono diverse forme di cautela e tutela verso questi soggetti, nel loro primario interesse, mediante il loro affiancamento per il tempo necessario.. L’esperienza insegna che “disertare” la problematica (comprendendo in tale caso anche limitarsi a disporre testamento) porta necessariamente gli eredi a dover decidere come dividersi quanto perviene loro, con le conseguenti frequenti tensioni se non liti… col rischio di impoverire quanto creato nel tempo.
La salvaguardia della propria ricchezza aziendale e personale passa attraverso azioni che consistono nel:
- mantenerne consistenza (od accumulo) per proteggerla dalla dispersione del valore,
- assicurarne la disponibilità e/o gestione da soggetti non in grado di gestirla,
- difenderla dagli attacchi di eventuali creditori nonchè mantenere una identità valoriale, storica e culturale,
- guadagnarne una tassazione più leggera,
- proteggerla con la privacy3ciò nella consapevolezza che la raccolta ed elaborazione di dati personali (definiti “l’oro del futuro”) da parte sia di Governi che di organizzazioni private è sempre più aggressiva. Le banche dati governative, ad esempio, oltre ad ogni elemento economico (immobiliare e societario) dispongono di notizie e numeri relativi ad ogni tipo di utenza, dati bancari nazionali ed esteri (acquisiti dall’anno 2016 per mezzo dell’accordo denominato “Common Reporting Standard”), quelli relativi alle spese personali (fatturazione elettronica) e per finire quelli della banca dati antiriciclaggio, con accesso anche da parte di Associazioni ed Ong accreditate. Senza omettere l’annunciata implementazione, nel futuro, della intelligenza artificiale ed analisi predittiva ufficialmente introdotti ai fini della repressione dell’evasione fiscale, del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo.,
per una ottimizzazione e difesa da rischi che, direttamente od indirettamente, possano determinarne una perdita di valore, comprendendo in sé anche l’idea di efficiente pianificazione della gestione patrimoniale.
Il passaggio generazionale
Il passaggio generazionale è una delle forme di protezione e pianificazione del patrimonio, soprattutto in ambito aziendale. La statistica rivela che sopravvive alla seconda generazione solo un terzo delle imprese. Proprio per questo pianificare per tempo il passaggio generazionale è assolutamente strategico e fondamentale: dare continuità alle aziende, soprattutto se si considera che:
- l’82% delle imprese fino a venti milioni di euro di fatturato sono “familiari”;
- un leader su quattro ha oltre 70 anni;
- dal 2007 al 2016 il 2% circa delle aziende di famiglia con almeno 20 dipendenti ha affrontato il tema del passaggio generazionale.
La protezione e pianificazione patrimoniale
Pianificare il passaggio generazionale potrebbe costituire l’occasione per esaminare anche altre due problematiche di particolare rilievo: la protezione del patrimonio dai rischi di aggressione ai quali, con sempre maggiore ampiezza, chiunque è esposto, e la pianificazione patrimoniale, intesa quale individuazione della struttura di possesso più efficiente.
La consapevolezza dell’importanza di una corretta gestione del patrimonio, anche in ottica di successione, sta avendo riguardo anche le persone fisiche -non necessariamente imprenditori e relativamente al proprio patrimonio anche di arte- che sempre di più intendono individuare il corretto strumento giuridico che possa offrire maggior tutela e che possa altresì scongiurare future controversie familiari.
Sfruttamento e progettazione della fiscalità di vantaggio
L’ordinamento italiano prevede importanti facilitazioni fiscali (esenzione) finalizzate al passaggio generazionale di imprese e partecipazioni. Oltre a ciò una leva da tenere in considerazione potrebbe essere considerata quella relativa al rischio:
- di una imposta patrimoniale, più volte paventata da parte di diverse forze politiche e sociali, nonché
- una revisione della bassa imposta sulle successioni e donazioni, anch’essa paventata da tempo e già destinataria di disegni di legge volti ad aumentarla,
- una elaborazione di nuovi coefficienti catastali4La nuova rendita sarà calcolata partendo dalla redditività degli immobili espressa dai canoni di locazione medi, secondo i princìpi fissati dal D.P.R. 138/1998., dichiarati al momento non utilizzabili, fino al 2026 (data di entrata in vigore del nuovo Catasto), «per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali». Ciò posto non si capisce per quale motivo sia stata programmata questa elaborazione, a meno che non si voglia esaudire in maniera non sinistra la Commissione europea, che sin dall’emanazione della “raccomandazione 5.6.2019, suggerisce di riformare i valori catastali per aumentare la pressione fiscale sui beni immobiliari.
Strumenti giuridici
L’ordinamento nazionale consente l’utilizzo di numerosi strumenti giuridici, sia di estrazione nazionale che di derivazione ed esperienza estera. Sono utilizzabili società, trust, vincolo di destinazione ex art. 2645-ter c.c., affidamento fiduciario, patto di famiglia, patti parasociali, holding, operazioni societarie di tipo straordinario, fondo patrimoniale, donazione, usufrutto, diritto di abitazione, polizza vita a contenuto previdenziale, Pir alternativi, unita a strumenti di business e/o family governance5trattasi di contratti vincolanti il cui contenuto riguarda determinate scelte o comportamenti per cui l’efficacia di un passaggio generazionale è supportata da un impegno e pianificazione della convivenza tra generazioni., con i quali regolamentare la gestione dell’azienda ma anche del patrimonio.
La gamma di strumenti giuridici tra cui scegliere, come evidenziato, è ampia. L’utilizzo di più strumenti, combinato con strumenti localizzati all’estero, può consentire di progettare un riassetto su misura delle proprie esigenze, oltre che della natura e della composizione del proprio patrimonio.
CONCLUSIONI
La situazione contingente
Sono gli imprenditori di oggi che determineranno il futuro prossimo del Paese: individuare ed applicare gli strumenti per proteggere e tutelare il patrimonio sono le armi in grado di aiutare le imprese ad affrontare una competizione globale sempre più serrata in un ambiente talvolta ostile e un futuro sempre più “prossimo”.
Nell’amara constatazione che sopravvive alla seconda generazione solo un terzo delle imprese, pianificare per tempo il passaggio generazionale è assolutamente strategico e fondamentale. Occorre dare continuità alle aziende, soprattutto se si considera che i’82% delle imprese (fino a venti milioni di euro di fatturato) sono familiari, un leader su quattro ha oltre 70 anni, dal 2007 al 2016 circa il 2% delle aziende di famiglia con almeno 20 dipendenti ha affrontato il tema del passaggio generazionale.
La sfida
La sfida è stata quella di aiutare le famiglie italiane a preservare e far crescere la loro ricchezza privata e, nel caso di famiglie imprenditoriali, di accompagnarle nelle scelte necessarie per assicurare la continuità aziendale, salvaguardando l’attività da eventuali rischi connessi ad eventi potenzialmente destabilizzanti, che devono essere gestiti in maniera oculata e lungimirante.
Anche perché…
Sì, anche perché non è “solo” una “questione” che prettamente riguarda l’imprenditore o la sua famiglia, ma -in tema di responsabilità sociale- tutti gli ambiti della società: le aziende costituiscono l’elemento strutturale su cui si basa la produzione della ricchezza per tutto il territorio e per le componenti sociali dello stesso. È pure per questo… che le forze migliori della società devono partecipare, per quanto di loro pertinenza e pur senza travalicare, alla miglior soluzione e contributo per la continuità.
Non è mai troppo presto per porsi il problema del passaggio generazionale
Lo studio è in grado di affiancare efficacemente l’assistito per individuare le sue priorità e conseguirne il beneficio (non solo di tipo fiscale), così come attuato sino ad ora.
Note:
[1] le norme successorie, se da una parte vogliono costituire una garanzia di equità nella ripartizione del lascito, dall’altra determinano un forzato frazionamento del patrimonio che spesso si rivela controproducente per le sfide del tempo. Talvolta si rivela estremamente opportuno mantenere unitario il patrimonio, pur garantendo agli eredi di poter beneficiare di quanto di loro spettanza, in quanto ciò consente la salvaguardia della ricchezza familiare in quadro di serenità tra gli eredi stessi.
[2] organizzare per tempo il passaggio dà tranquillità di fronte a situazioni in cui sussistono persone che hanno necessità di forme di tutela differenziate, nelle modalità e/o nella durata. Potrebbe essere il caso, ad esempio, a figli troppo giovani per ricevere, o svantaggiati, o che per altre ragioni non sono in grado di amministrare in via autonoma un patrimonio. Sussistono diverse forme di cautela e tutela verso questi soggetti, nel loro primario interesse, mediante il loro affiancamento per il tempo necessario.
[3] ciò nella consapevolezza che la raccolta ed elaborazione di dati personali (definiti “l’oro del futuro”) da parte sia di Governi che di organizzazioni private è sempre più aggressiva. Le banche dati governative, ad esempio, oltre ad ogni elemento economico (immobiliare e societario) dispongono di notizie e numeri relativi ad ogni tipo di utenza, dati bancari nazionali ed esteri (acquisiti dall’anno 2016 per mezzo dell’accordo denominato “Common Reporting Standard”), quelli relativi alle spese personali (fatturazione elettronica) e per finire quelli della banca dati antiriciclaggio, con accesso anche da parte di Associazioni ed Ong accreditate. Senza omettere l’annunciata implementazione, nel futuro, della intelligenza artificiale ed analisi predittiva ufficialmente introdotti ai fini della repressione dell’evasione fiscale, del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo.
[4] La nuova rendita sarà calcolata partendo dalla redditività degli immobili espressa dai canoni di locazione medi, secondo i princìpi fissati dal D.P.R. 138/1998.
[5] trattasi di contratti vincolanti il cui contenuto riguarda determinate scelte o comportamenti per cui l’efficacia di un passaggio generazionale è supportata da un impegno e pianificazione della convivenza tra generazioni.
Vedi anche:
https://www.righettiassociati.it/duplicated-il-trust-svizzero-a-breve/
Ritorno al futuro: il Trust
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