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Le DAO (Decentralized Autonomous Organization)
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Premessa
In quest’articolo, a dispetto dell’immagine, con DAO non ci si riferisce alle armi bianche cinesi, manesche del tipo spada e rientranti nelle categorie delle scimitarre e sciabole, ma ad una recente modalità di aggregazione decentralizzata ed acronimo di Decentralized Autonomous Organization (Organizzazioni Autonome Decentralizzate).
vedi anche (continua sotto):
Introduzione
Il progresso tecnologico ha continuamente trasformato il modo in cui le persone si organizzano per raggiungere obiettivi comuni. Dagli arnesi dell’età della pietra fino all’avvento del Web 3, la tecnica ha messo a disposizione dell’uomo strumenti sempre più efficaci ed efficienti, influenzando significativamente le strutture organizzative.
Le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) stanno emergendo come una nuova forma di coordinamento delle interazioni umane basate su tecnologia blockchain, ridefinendo profondamente il modo in cui gli individui interagiscono, perseguono obiettivi comuni, gestiscono risorse, si scambiano servizi e utility, nonché possiedono e gestiscono i propri asset in maniera autonoma e sicura senza ricorrere e subire le condizioni dei modelli gerarchici tradizionali.
Questo modello di governance decentralizzata sta guadagnando sempre più consenso a livello globale1 La società di analisi DeepDAO effettua un monitoraggio delle DAO esistenti, che vanno da grandi comunità con molteplici obiettivi ad applicazioni che non sono altro che “chat di gruppo con un conto bancario condiviso”..
La DAO è...
Una DAO è una struttura organizzativa operante sulla blockchain all’interno dei paradigmi dell’autonomia2 Il termine “autonomous” nelle DAO si riferisce alla capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente e automatizzato. L’autonomia delle organizzazioni autonome si concretizza non solo e non tanto in quanto entità identificabili, ma piuttosto perché esse stesse operano in modo separato dai loro sviluppatori e partecipanti, puntando a gestirsi in maniera (anche) completamente automatizzata.
L’autonomia delle DAO si è resa possibile con l’avvento della tecnologia blockchain sulla quale operano gli “Autonomous Agent” (comunemente smart contract) quali codici programmabili basati su regole e protocolli che vengono, appunto, eseguiti automaticamente senza la necessità di intermediari od autorità, ovvero progettati per prendere decisioni e compiere le conseguenti azioni in modo autonomo e comunque all’interno delle regole date.
Relativamente al grado di autonomia della DAO, le regole ed i parametri di configurazione degli smart contract possono prevedere differenti meccanismi di voto o di consenso tra i partecipanti. e della decentralizzazione3 Elemento essenziale di una DAO, che può essere inteso come il mezzo per annullare, o perlomeno ridurre, la concentrazione del potere sia nel processo decisionale che nell’accumulazione delle risorse in pochi attori.
La caratteristica si contraddistingue per il fatto che l’autorità decisionale è distribuita tra i membri o, enunciata in negativo, si riferisce all’assenza di un’unica autorità o entità centrale che ha il controllo sull’organizzazione. Se il potere decisionale è distribuito attraverso la rete dei partecipanti, spesso attraverso meccanismi di consenso come il voto o l’accordo delle parti interessate, allora nessun singolo individuo o entità può dettare unilateralmente la direzione o le decisioni della DAO. che, per mezzo degli strumenti della sua tecnologia (a cominciare dalla crittografia e “smart-contract”), consente ai propri membri di adottare un modo “nuovo” di aggregarsi secondo criteri di governance improntati alla condivisione e trasparenza.
La DAO consente agli appartenenti di interagire direttamente con essa senza la necessità di intermediari o autorità centralizzate: si tratta di un sistema altamente resistente alla censura, progettato per aggregare individui o gruppi (a partire da due partecipanti) al fine di sviluppare progetti comuni, creare ecosistemi economici o sociali, detenere e gestire asset, e fornire servizi in un contesto decentralizzato.
Per ogni finalità, la DAO può venir ingegnerizzata per conseguire quella versatilità, efficacia, efficienza e sicurezza consentita dallo strumento4 Una governance decentralizzata aziendale, ad esempio, potrebbe essere basata su un modello di token che rappresenti la quota parte di proprietà dell’organizzazione-azienda ed i possessori dei token che abbiano il potere di votare e decidere sulle questioni aziendali ed eliminare le diverse funzioni centralizzate che soprassiedono fasi o servizi..
Uno degli aspetti chiave delle DAO è la capacità di consentire a persone che non si conoscono e che non necessitano di fidarsi l’una dell’altra, di cooperare e creare un’organizzazione regolata da un insieme di regole trasparenti e immutabili. Questo elimina barriere burocratiche e processi tradizionali spesso lenti. La tecnologia blockchain, infatti, consente transazioni e interazioni in un contesto trustless, cioè senza la necessità di fiducia tra le parti. Le DAO forniscono un ambiente sicuro, decentralizzato e definito, ideale per chi condivide obiettivi comuni.
Un esempio emblematico di DAO viene spesso individuato nella rete Bitcoin, che i suoi sostenitori considerano la prima forma di organizzazione decentralizzata, è costituito dalla criptomoneta Bitcoin, che ha introdotto il meccanismo di consenso peer-to-peer il quale oggi costituisce il caso antesignano di riferimento per molte DAO.
Tra i principali vantaggi delle DAO si annoverano la trasparenza, la decentralizzazione e l’efficienza, sebbene vi siano anche potenziali svantaggi, come la difficoltà di gestione in contesti complessi e la vulnerabilità a errori nel codice degli smart contract.
La DAO perchè...
Uno degli aspetti chiave delle DAO è la capacità di consentire a persone che non si conoscono e che non necessitano di fidarsi l’una dell’altra, di cooperare e creare un’organizzazione regolata da un insieme di regole trasparenti e immutabili. Questo elimina barriere burocratiche e processi tradizionali spesso lenti. La tecnologia blockchain, infatti, consente transazioni e interazioni in un contesto trustless, cioè senza la necessità di dover nutrire fiducia verso le altre parti. Le DAO forniscono un ambiente sicuro, decentralizzato e definito, ideale per chi condivide obiettivi comuni.
Possono avere un riflesso anche nella vita tra cittadini: dal consentire la creazione di comunità digitali che si autogovernano e assumono decisioni attraverso meccanismi di voto aperti e trasparenti a nuove modalità di mutualità, con la condivisione di risorse, idee, talenti e guadagni in modo diretto e senza intermediari. Possibile anche l’innovazione, la collaborazione e la condivisione di conoscenze, aprendo la strada a nuovi modelli di business e a nuove forme di creazione di valore.
Tra i principali vantaggi delle DAO si annoverano la trasparenza, la decentralizzazione e l’efficienza, sebbene vi siano anche potenziali svantaggi, come la difficoltà di gestione in contesti complessi e la vulnerabilità a errori nel codice degli smart contract.
Un esempio emblematico di DAO viene spesso individuato nella rete Bitcoin, che i suoi sostenitori considerano la prima forma di organizzazione decentralizzata, è costituito dalla criptomoneta Bitcoin, che ha introdotto il meccanismo di consenso peer-to-peer il quale oggi costituisce il caso antesignano di riferimento per molte DAO.
La DAO come...
Le reti crittografiche, su cui si basano le DAO, rappresentano protocolli sovranazionali che consentono la governance delle attività umane su scala globale, superando i confini degli stati-nazione e delle tradizionali entità societarie. Ciò permette agli individui di unirsi, collaborare e prendere decisioni collettive, indipendentemente dalla loro posizione geografica, in un contesto condiviso e comune. In questo modo, tutti i partecipanti possono beneficiare equamente del successo dell’impresa comune.
Le entità istituzionali tradizionali stanno utilizzando il loro potere mediatico, la sorveglianza digitale e la capacità di influenzare l’opinione pubblica per perpetuare l’idea che la loro intermediazione sia ancora necessaria. Tuttavia, il mercato e i cittadini inizieranno progressivamente a comprendere che questa interdipendenza non è più indispensabile, segnalando potenzialmente la fine dell’egemonia dell’establishment.
Nell’era del Web 2, gli utenti sono dei “prodotti” digitali: i servizi gratuiti offerti dalle piattaforme centralizzate sono basati sulla acquisizione e monetizzazione dei dati personali degli utenti, con la maggior parte dei benefici e del valore generati che vanno a beneficio dei controllori della piattaforma.
Al contrario, il Web 3 offre un modello decentralizzato in cui le iniziative sono finanziate in modo collaborativo e distribuiscono benefici sociali concreti, producendo valore per tutta l’umanità. Questo approccio rappresenta un metodo più equo e inclusivo per costruire sistemi che rispondono alle esigenze collettive. La cultura e l’innovazione tecnologica stanno avanzando a una velocità tale che gli stati-nazione non riescono a stare al passo.
Funzionamento di una DAO
Per sommi capi, all’esito di una elaborazione degli aspetti ideali, delle finalità e definita la progettualità, occorre anzitutto procedere alla creazione della DAO. La stessa è creata su una piattaforma blockchain (spesso Ethereum) con smart contracts che definiscono le sue regole operative, incluse le modalità di voto, la distribuzione dei token e i criteri per prendere decisioni. In questa fase iniziale, i partecipanti acquistano o ricevono token che daranno loro diritto a votare mediante procedura di reperimento fondi denominata ICOs – Initial Coins Offerings5tipologia analoga alle iniziative del mondo analogico riguardanti l’emissione e collocamento di tradizionali valori mobiliari. Attraverso il “collocamento” viene effettuata l’offerta di strumenti rappresentativi di una asset class alternativa (crypto assets) i cui sottostanti di investimento possono essere i più vari. Gli asset vengono accolti in uno smart contract e digitalizzati tramite un token che garantisce l’autenticità e la proprietà attraverso la blockchain. I security token sono emessi in modo simile alla cartolarizzazione di asset tangibili, intangibili e commerciali, ma con l’eccezione che si basano sull’utilizzo di tecnologie del registro distribuito..
Con riferimento alla proposta di decisioni, chiunque faccia parte della DAO può avanzare proposte. Ad esempio, queste possono riguardare nuovi progetti, investimenti, cambiamenti strutturali o altre azioni operative. Le proposte vengono quindi sottoposte a votazione.
Relativamente alle votazioni, i possessori di token possono votare in base alle regole stabilite. In molte DAO, il peso di ogni voto è proporzionale al numero di token posseduti, anche se alcune DAO possono adottare meccanismi di governance più complessi.
Una volta approvata una decisione tramite votazione, gli smart contracts eseguono automaticamente l’azione associata, come la distribuzione di fondi, la modifica delle regole o l’inizio di nuovi progetti, senza necessità di intervento umano.
Conclusioni
Il concetto di organizzazione autonoma decentralizzata stabilisce un nuovo precedente per la concezione delle organizzazioni del futuro, basandosi sui valori della collaborazione e della trasparenza tra i membri, superando i limiti della centralizzazione e dirigere gli sforzi verso un’ampia varietà di scopi.
Ovunque, e quindi anche in campo economico, il potenziale offerto dal software open source, dalla tecnologia blockchain e dagli smart-contract programmabili si traduce in maggior trasparenza, fiducia, adattabilità e velocità rispetto alle forme organizzative tradizionali come aziende e le organizzazioni di tipo economico.
Le DAO stanno guadagnando sempre più attenzione sulla curva di adozione in quanto innovazione significativa nel contesto delle tecnologie blockchain ed in diversi campi della decentralizzazione. Offrendo opportunità per migliorare l’efficienza, la trasparenza, l’autonomia nelle organizzazioni, stanno rivoluzionando molti settori, inclusi quelli finanziari, legali, assicurativi, dell’arte e della cultura, dell’istruzione, dell’energia, della salute e altri.
Il Web3 porta davvero una reale trasformazione, prima tecnologica poi organizzativa e relazionale di grandi possibilità. Lo sforzo, quindi, deve assurgere ad una espansione di tipo tecnico che occorre sia accompagnata da una trasformazione evolutiva del pensiero.
Il cambiamento è inarrestabile, così come il tempo -nel concetto orientale del flusso- che, inevitabilmente ed inesorabilmente ci viene incontro. A seconda del grado di preparazione, questo fatto sarà aria nuova e sollievo oppure semplice danno o devastazione. Pensare in DAO è un po’ come andare incontro al futuro per non venire soffiati via.
Note:
[1] La società di analisi DeepDAO effettua un monitoraggio delle DAO esistenti, che vanno da grandi comunità con molteplici obiettivi ad applicazioni che non sono altro che “chat di gruppo con un conto bancario condiviso”.
[2] Il termine “autonomous” nelle DAO si riferisce alla capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente e automatizzato. L’autonomia delle organizzazioni autonome si concretizza non solo e non tanto in quanto entità identificabili, ma piuttosto perché esse stesse operano in modo separato dai loro sviluppatori e partecipanti, puntando a gestirsi in maniera (anche) completamente automatizzata.
L’autonomia delle DAO si è resa possibile con l’avvento della tecnologia blockchain sulla quale operano gli “Autonomous Agent” (comunemente smart contract) quali codici programmabili basati su regole e protocolli che vengono, appunto, eseguiti automaticamente senza la necessità di intermediari od autorità, ovvero progettati per prendere decisioni e compiere le conseguenti azioni in modo autonomo e comunque all’interno delle regole date.
Relativamente al grado di autonomia della DAO, le regole ed i parametri di configurazione degli smart contract possono prevedere differenti meccanismi di voto o di consenso tra i partecipanti.
[3] Elemento essenziale di una DAO, che può essere inteso come il mezzo per annullare, o perlomeno ridurre, la concentrazione del potere sia nel processo decisionale che nell’accumulazione delle risorse in pochi attori.
La caratteristica si contraddistingue per il fatto che l’autorità decisionale è distribuita tra i membri o, enunciata in negativo, si riferisce all’assenza di un’unica autorità o entità centrale che ha il controllo sull’organizzazione. Se il potere decisionale è distribuito attraverso la rete dei partecipanti, spesso attraverso meccanismi di consenso come il voto o l’accordo delle parti interessate, allora nessun singolo individuo o entità può dettare unilateralmente la direzione o le decisioni della DAO.
[4] Una governance decentralizzata aziendale, ad esempio, potrebbe essere basata su un modello di token che rappresenti la quota parte di proprietà dell’organizzazione-azienda ed i possessori dei token che abbiano il potere di votare e decidere sulle questioni aziendali ed eliminare le diverse funzioni centralizzate che soprassiedono fasi o servizi.
[5] tipologia analoga alle iniziative del mondo analogico riguardanti l’emissione e collocamento di tradizionali valori mobiliari. Attraverso il “collocamento” viene effettuata l’offerta di strumenti rappresentativi di una asset class alternativa (crypto assets) i cui sottostanti di investimento possono essere i più vari. Gli asset vengono accolti in uno smart contract e digitalizzati tramite un token che garantisce l’autenticità e la proprietà attraverso la blockchain. I security token sono emessi in modo simile alla cartolarizzazione di asset tangibili, intangibili e commerciali, ma con l’eccezione che si basano sull’utilizzo di tecnologie del registro distribuito.